Le pillole, intese come psicofarmaci, a detta di molti potrebbero aiutarci a cancellare i nostri malesseri, le nostre ansie, la depressione e farci ritrovare l’autostima perduta. Questo genere di farmaci non è necessario (nella stragrande maggioranza parte dei casi, ndr). perchè ciascuno di noi porta già dentro di sè volonta e coscienza. Quello che vi propongo è un aiuto in pillole un po’ speciale, distillato attraverso 5 principi da “sentire” più che da “elaborare” con la mente.
Raffaele Morelli, Psichiatra e psicoteraputa
Le 5 pillole per l’autostima, da “sentire”
Conoscere sè stessi
Conoscere se stessi vuol dire andare al nucleo, al centro, o almeno avvicinarsi. Via via che andiamo verso il nucleo perdono di significato le nostre illusioni, i nostri attaccamenti, i nostri disagi. Qui comincia il vero benessere, non quello legato agli eventi esteriori.
Conoscere l’Universo
Noi siamo l’Universo e quindi le sue leggi sono riflesse in noi. Conoscere le leggi vuol dire essere partecipi della vita, della materia, del nulla: vuol dire cominciare ad esistere coscientemente. Il saggio non pronuncia frasi del tipo “Perchè Dio mi ha creato se devo soffrire?” L’alchimista invece conosce la legge, trova l’eternità dentro di sè e danza con lei. Senza esprimere giudizi di valore.
Essere coscienti
Essere coscienti vuo dire rischiarare il buio che è dentro di noi. L’uomo consapevole è presente a ciò che accade, illumina con lo sguardo le forze caotiche della natura. Si pone in questo stato contemplativo in cui rigenera continuamente se stesso. L’illuminazione di cui parlano i mistici è la coscienza che si è allargata ad un punto tale da diventare il mondo.Ecco perchè Lao Tze diceva “Il saggio non fa nulla, eppure cambia il mondo“.
Cercare la libertà
Vivere senza libertà vuol dire asservire la coscienza alla schiavitù. Ma non esiste soltanto la libertà da conquistare contro le tirannie, c’è anche la libertà da conquistare nei confronti di noi stessi. Libertà dalle identificazioni, da tutte le cose in cui crediamo, dalle religioni che ci vogliono trasformare in gregge, dalle ideologie, dai pregiudizi, da tutto ciò che oscura la coscienza. Libertà dalle passioni, dalle emozioni, dai sentimenti e più di tutto dall’orgoglio del nostro io che ci impedisce di vedere l’Universo da cui necessariamente veniamo generati.
Essere creativi e cercare il proprio talento
Le persone creative non sono violente, non sono mai distruttive. Ci dimentichiamo troppo spesso che ognuno di noi viene continuamente generato, creato in ogni istante. Non siamo nati una volta per tutte: continuiamo a nascere ad ogni respiro. I saggi direbbero che la forza creativa dell’Universi ci sta plasmando in ogni momento.Se ognuno di noi ha una forma fisica diversa, significa che ha anche una sua differente creatività, un suo talento specifico. Se non realizziamo consapevolezza, creatività e talento, abbiamo perduto il compito che l’Unverso ci ha dato. Perchè chi non è creativo è destinato inevitabilmente a soffrire e a creare disagio a se stesso e agli altri.
Il saggio non fa nulla eppure cambia il mondo.
Lao Tze
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